M5S: "Expo, è emergenza diossina"
“Il decreto legge 43 è un provvedimento-minestrone che mira a contenere alcune emergenze ambientali. Così, accanto alle ricostruzioni post-terremoti, troviamo misure sull’autostrada Cecina-Civitavecchia, a detta del Governo necessaria alla rinascita industriale di Piombino. E poi si parla di Expo2015”. Lo dicono i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Ambiente.
“Per semplificare le opere – proseguono – sarà consentita la costruzione di manufatti non rispondenti ai criteri di sostenibilità energetica previsti in Lombardia, ma, ancora peggio, si consentirà per molte opere l’utilizzo di cemento derivato in parte dalla combustione di rifiuti edulcorati e trasformati in ‘combustibili solidi secondari’ (Css). Il 14 febbraio 2013 è stato pubblicato il decreto ministeriale che istituzionalizza questa pratica, malgrado esempi di ‘best practice’ differenti e le raccomandazioni del Parlamento europeo”.
I deputati del MoVimento si chiedono: “L’Expo non doveva essere una fiera dell’avanguardia tecnologica e della sostenibilità? La combustione dei rifiuti è correlata all’emissione di diossina. Gli studi sui cementifici che abbiano tentato di utilizzare rifiuti, hanno dimostrato incremento delle emissioni di metalli pesanti, mercurio, piombo, cadmio in riferimento all’utilizzo di combustibili fossili”.
“L’utilizzo di Css permetterebbe, di fatto, l'innalzamento – da due a nove volte – dei limiti di emissione dei precursori del particolato rispetto ai valori fissati per gli inceneritori. L'Italia ha il maggior numero di cementifici in Europa, impianti in gran parte inglobati nel tessuto della città. La sostituzione dei combustibili fossili con i rifiuti per gli imprenditori del cemento sarebbe economicamente vantaggiosa e agirebbe da concreto incentivo all'aumento della produzione. La nostra mozione chiede tuttavia la moratoria di questa pratica che trasforma l’Expo in un’emergenza ambientale”, chiudono i parlamentari M5S.