Menapace (Pd): "Il ceto medio vuole essere rappresentato"

di Fabio Massa
Silvana Menapace è una manager. Dirigente di industria, è stata eletta nel Consiglio Direttivo Aldai e nella Giunta Federmanager. Candidata al Consiglio Regionale della Lombardia con la Lista Pd per Ambrosoli Presidente, in un'intervista ad Affaritaliani.it spiega perché si schiera a sinistra: "Mica vero che i manager sono di destra. La verità è che il ceto medio vuole essere rappresentato dopo anni di sottovalutazione"
Silvana Menapace, perché un manager dovrebbe votarla?
Quest'anno abbiamo fatto un programma di cose che chiediamo al governo. Visto che chiediamo delle cose al Governo, ritengo che non ci sia niente di meglio dell'avere esponenti che sostengono questo governo. Anche se mi candido per la Regione, il discorso è lo stesso, visto che c'è una ricaduta forte sulla Lombardia. Ma c'è un secondo motivo.
Quale?
I ceti medi sono davvero stati troppo sottovalutati. Il ceto medio non ha presenziato né presidiato la politica. Soprattutto se vuole che ci sia un controllo dei risultati della politica.
Ma i manager non sono di centrodestra?
No, assolutamente no. Lo escludo. Molti sono proprio di sinistra. Ovviamente di una sinistra moderata. I manager rappresentano tutto l'arco costituzionale, però sempre in un'area moderata.
Maroni ha solleticato la pancia della classe media?
Credo che Maroni abbia parlato alla pancia dei suoi elettori, sapendo anche un po' di mentire, perché la sua proposta credo che costituzionalmente abbia qualche difficoltà a passare. Io sono per la solidarietà sociale, non per un Nord forte e un Sud abbandonato.
Mi dica due motivi per i quali un cittadino comune dovrebbe votarla.
Primo: di me può aver fiducia. Il controllo dei risultati è importante, e io in questo mi impegno. Secondo: ritengo di avere una sensibilità al sociale e alla cultura che in questo momento devono riprendere forza.
@FabioAMassa