Milano, tenta di affogare il figlio di 7 mesi nel lavandino
Avrebbe tentato di annegare il bimbo di 7 mesi nel lavandino di casa. A denunciarlo la madre del bambino, una donna venezuelana, che si è presentata all'ospedale San Paolo con il piccolo, visitato e trovato in buone condizioni. Immediato l'intervento della polizia che ha bloccato il presunto responsabile, il compagno della donna, un italiano di 30 anni. Sono in corso gli accertamenti sull'accaduto.
Alle 7.30 la mamma del bambino, una 25enne venezuelana, e un amico si sono presentati all'ospedale San Paolo con il bimbo di 7 mesi. La donna ha raccontato di essere stata svegliata alle 6 dal compagno che le ha detto di aver fatto "una cavolata", di aver affogato il bambino nel lavandino della cucina e molto probabilmente era morto. Trovandolo vivo e pieno di acqua, la giovane ha chiamato l'amico che al momento convive con la famiglia perche' il padre ha il morbillo e hanno portato il bambino in ospedale. Sulla soglia e' avvenuta una colluttazione: il padre si e' scaraventato sull'amico che teneva il bimbo in braccio per bloccarlo e lo ha fatto cadere, senza pero' nessuna conseguenza fisica. Mentre madre e amico hanno portato il bambino in ospedale, il padre e' sparito, non e' tornato a casa ma e' stato trovato in strada da una volante che lo ha bloccato dopo un breve tentativo di fuga. A quanto riferito il padre e' un 30enne italiano con un regolare impiego presso una grande societa' telefonica ad Assago e non ha problemi di tipo psichiatrico. Per quanto riguarda il bimbo, e' al momento sotto osservazione, ha inalato dell'acqua che gli ha causato problemi ai polmoni.