Moratti: "Con il Pd possibili convergenze". E poi attacca Fontana...

Moratti: "Situazione in giunta disastrosa a livello sanitario"

"La situazione che ho trovato quando sono arrivata in Giunta, chiamata per salvare una situazione di disastro sanitario, era veramente molto complessa. Per me i primi mesi sono stati dolorosi, di sofferenza, perché ho cercato di capire come attivarmi rapidamente per risolvere una situazione che era molto critica". Lo ha detto Letizia MORATTI, candidata del Terzo Polo alla presidenza della Regione Lombardia, a margine de Linkiesta Festival in corso a Milano. Parlando del suo ruolo di assessore al Welfare, nella giunta di Attilio Fontana, l'ex vicepresidente della Regione Lombardia afferma: "C'è ancora tanto lavoro da fare nella Sanità; il lavoro è appena iniziato", sottolineando "una riforma che potenzia la sanità territoriale, che in Lombardia era debole e al lavoro sulle liste d'attesa, che sono un problema di equità sociale".

Moratti: "Sono stata chiamata anche da governi di sinistra"

"La mia scelta so essere coerente rispetto a uno scenario cambiato, la coalizione di centrodestra è una destra con un pò di centro, molto poco, che si ritrova in posizioni a volte filo Putin e troppo vicine all'Europa sovranista, io in quella destra non mi ritrovo". Lo ha detto Letizia Moratti candidata alla regione Lombardia in un'intervista al festival Linkiesta. Moratti ricorda che nella sua storia è stata "chiamata anche da governi centrosinistra come figura tecnica, sono stata chiamata a risolvere problemi, come spesso accade a noi donne, è successo con la Rai, con una nomina fatta dai presidenti di Camera e Senato, questo mi ha consentito di essere più laica, siamo riusciti a tenere i partiti a distanza". Quanto alla sua candidatura alle regionali dice: "sono felice di aver scelto di candidarmi con una lista civica appoggiata dal terzo polo e da altre civiche perchè la mia identità, che non rinnego, è liberale, riformista, popolare, vicina alla dottrina sociale della Chiesa, in questo centro mi ritrovo e sono felice di fare questo percorso insieme".

Moratti: "Convergenze con il Pd ma non colgono l'opportunità"

"Non saro' mai del Pd ma che ci possano essere delle convergenze con loro, questo, credo, sia necessario anche per il bene del Paese". Lo ha affermato Letizia Moratti, candidata del terzo polo alla presidenza della Regione Lombardia, al Festival Linkiesta al teatro Parenti di Milano. "C'e' un Pd, forse qua localmente, ancora ancorato - ha aggiunto Moratti - a logiche di una visione della mia persona come una persona ancora appartenente al centrodestra, un Pd che si ricorda della vittoria di Pisapia rispetto alle comunali, logiche corrette che appartengono a schemi vecchi". "Un amico importante del Pd - ha proseguito Letizia Moratti - questa mattina mi diceva che probabilmente quando e' iniziato il dialogo coi vertici del Pd a inizio estate, e' mancato un percorso che il Pd avrebbe dovuto fare con me. In questo momento nel Pd manca questa capacita' di elaborazione di contenuti, valori e progettualita' e mancando questo ha prevalso la logica del facciamo esami del sangue. Se e' possibile fare un percorso comune bene, ma da parte del Pd e' mancato questo, il superare logiche di stretta appartenenza. E invece secondo me bisogna andare verso l'incontro e il dialogo, la connessione con mondi che non ci appartengono ma con i quali si puo' trovare una convergenza. Questa e' la grande sfida, secondo me. Ma credo che in questo momento - ha concluso Moratti - il Pd non la stia cogliendo".