Pedofilia, ex fonico dei Modà tenta il suicidio: salvato dai carabinieri
Ha manomesso il braccialetto elettronico di sorveglianza che portava dal gennaio scorso, quando era stato messo ai domiciliari, poi ha guidato la sua Smart poco distante da casa, e li' ha provato a uccidersi con il gas di scarico dell'auto: Paolo Bovi, ex fonico e tastierista dei 'Moda'' accusato di pedofilia, ha tentato il suicidio attorno alle 4 del mattino di domenica. Il braccialetto, appena manomesso, ha inviato un segnale alla caserma dei carabinieri: i militari di Cassano d'Adda si sono precipitati nell'appartamento dell'uomo a Cernusco sul Naviglio, l'hanno trovato vuoto, e hanno rintracciato Bovi a qualche strada di distanza.
L'ex fonico, in evidente stato di alterazione a causa dell'alcol, stava cercando di uccidersi dalle parti dello studio di registrazione che in cui era nata la sua band. Bovi, 40 anni, tra i fondatori dei Moda', era stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale ai danni di diversi ragazzini tra i 13 e i 16 anni, tutti episodi maturati nel 2011 nell'ambiente dell'oratorio presto il quale l'uomo rivestiva la funzione di educatore. A gennaio il gip aveva accolto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla difesa, ma dopo la manomissione del braccialetto e il tentato suicidio Bovi e' stato condotto a San Vittore.