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Raffaella D'Ascoli, un soprano in lizza per il Comune di Milano
Raffaella D'Ascoli

Raffaella D'Ascoli, un soprano in lizza per il Comune di Milano

L’intervista a Raffaella D'Ascoli,  candidata di FdI come consigliera al Comune di Milano: "Madre, moglie, docente e musicista. Voglio dare voce a chi è stanco del degrado della città"

Chi è Raffaella D’Ascoli?
Sono nata a Siano in provincia di Salerno e residente a Milano da circa 20 anni. Sono madre, moglie, docente e musicista, che si è formata e perfezionata presso le più importanti sedi culturali della nostra Città. Ho girato il mondo con la mia musica, portando ed esportando, con la mia arte, la cultura, la lingua, le tradizioni, l’educazione della nostra amata Italia. Da docente ho sempre ricercato di instillare nei miei ragazzi la capacità di sentire il “Bello”, quel bello che per secoli abbiamo dato al mondo e che nei tempi che stiamo vivendo sempre di più vediamo svilirsi.

Quanto è stata importante per lei la sua famiglia?
Sono figlia e sorella di Servitori dello Stato e credo fermamente nei valori quali Patria, Famiglia, Meritocrazia, Identità Cristiana, Amicizia e Lealtà. Tutto ciò l’ho trovato e condiviso nella grande famiglia di Fratelli d’Italia che ha creduto e appoggiato la mia discesa in campo in maniera attiva.

Quale il suo slogan?
Il mio slogan è “Insieme si può” ed è insieme a voi che vorrei avere la possibilità di dare voce a quanti, come me, sono delusi, amareggiati e stanchi di come degrado, incuranza della Res Publica siano ormai il leitmotiv della nostra amata Milano. E’ ora di cambiare direzione!!

Quale il vostro programma?
Milano, motore economico e culturale d’Italia, ha bisogno di sicurezza con il ritorno della presenza delle forze dell’ordine a presidiare il territorio, un restyling urbanistico come parcheggi sotterranei, una viabilità migliore e in sicurezza per pedoni, ciclisti ed automobilisti, abitazioni a prezzi accessibili, quartieri riqualificati con servizi, negozi, centri di aggregazione e la fine dei ghetti dormitorio, eliminare Area B, un balzello solo di tipo economico per i residenti ma non risolutivo del problema inquinamento e predisporre un piano pluriennale di investimento per l’efficientamento energetico di tutti gli edifici di proprietà del Comune.

E nel suo settore specifico?
Nello specifico della mia professionalità, Milano ha bisogno di: rilanciare l’Accademia del Teatro alla Scala declinando una stagione lirica/sinfonica/balletto presso il Teatro degli Arcimboldi valorizzando i giovani della stessa in tutte le sue specialità. Prevedere che i prezzi dei biglietti spettacoli siano accessibili a tutti. Ed ancora, dare finalmente un Sovrintendente italiano al Teatro alla Scala, che da oltre 10 anni ha visto succedersi professionisti d’Oltralpe con risultati poco lusinghieri. Creare una progettualità fattiva ed attiva rivolta alle scuole di ogni ordine e grado del territorio milanese.

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