Rissa tra giovani in Brianza, il procuratore: "Disagio può solo peggiorare"
"Queste risse sono sintomo di un disagio profondo che i ragazzi stanno vivendo": così Cascone, capo della procura per i minori di Milano, sulla rissa in Brianza
Rissa tra giovani in Brianza, il procuratore: "Disagio può solo peggiorare"
"Queste risse sono sintomo di un disagio profondo che i ragazzi stanno vivendo. E la situazione, con il ritorno in zona arancione scuro, puo' solo peggiorare", dice in un'intervista a La Stampa Ciro Cascone, il capo della procura per i minorenni di Milano, a proposito di un maxiscontro con machete avvenuto in Brianza tra giovani. E Cascone analizza: "Da anni la maggior parte dei comportamenti illeciti e delinquenziali dei giovani si associa in maniera diretta a un basso tasso di scolarita': meno i ragazzi vanno a scuola, piu' sono tentati da attivita' devianti, perche' hanno troppo tempo libero, poca capacita' di autocontrollo e finiscono per emulare modelli sbagliati. Non vedono le alternative". E ancora: "Non sempre vivono situazioni di disagio familiare, spesso si tratta di gruppi liquidi e multiformi che cambiano di volta in volta e hanno bisogno di una qualunque vita sociale. Hanno fame di socialita', di incontri, che pero' soddisfano in questo modo distorto", pero' annota ancora il procuratore capo, "tutte queste risse vengono convocate dagli adolescenti sui social. Per loro usare il web e' scontato, ma veniamo da un anno in cui noi stessi ne abbiamo legittimato l'utilizzo" quindi alla fine anche "la didattica a distanza e' servita a sdoganare mezzi di comunicazione che prima noi adulti non vedevamo di buon occhio", conclude Cascone.
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