Rossi (Ordine Medici): "I candidati alla Regione? Li incontriamo e facciamo una pagella"

di Fabio Massa
Un incontro con i candidati presidenti della Regione Lombardia. E - alla fine - una bella pagella da mandare a tutti gli aderenti all'Ordine dei Medici. Il presidente, Roberto Carlo Rossi, annuncia ad Affaritaliani.it la volontà di incidere nella battaglia per le Regionali, parlando del tema più importante della politica lombarda, ovvero la sanità: "Per ora tutti i programmi sono evanescenti. Maroni? La destra dica che cosa vuol fare sui Creg. Ambrosoli? La legalità non basta. Non ho sentito neppure una proposta concreta. Le priorità per i medici? Una norma sulle assicurazioni e la gestione delle cronicità..."
Presidente Rossi, la sanità è al centro dei programmi dei candidati.
Dico subito che l'8 febbraio abbiamo invitato i candidati a confrontarsi proprio su questo, sulla sanità. Visto che ogni volta è sempre la stessa storia: vengono fatti un sacco di provvedimenti sulla testa dei cittadini e dei medici. E non vengono mai consultati gli organi tecnici che hanno la competenza per dare anche un logico indirizzo. Questa volta abbiamo deciso di fare una cosa diversa e abbiamo deciso di incontrare prima i candidati e sentire che cosa pensano. Alla fine faremo una pagella e la invieremo a tutti gli iscritti all'Ordine.
Qualcosa fino ad oggi è stato detto. Che cosa ne pensa?
Fino ad oggi ho visto tanta buona volontà, dalla Kustermann a Maroni, ma siamo in periodo elettorale, quindi...
...quindi vi fidate poco. Parliamo di proposte concrete. Ambrosoli punta sulla legalità.
Premetto che purtroppo, a un mese dalle elezioni, mi rendo conto che i programmi dei vari candidati non sono così nitidi sulla sanità. Ho visto in giro delle enunciazioni generiche.
Che cosa vorrebbe vedere scritto?
Vorrei sapere come pensano di organizzare la medicina del territorio. Come vogliono trattare il tema delle cronicità. Voglio sapere se il Pdl è ancora incaponito sul discorso dei Creg (Cronic Related Group). Vorrei capire la Lega Nord che cosa ne pensa di una visione ospedalocentrica oppure no. Vorrei sapere se la sinistra è intenzionata a tirare fuori ancora le vecchie case della salute.
Ambrosoli parla spesso di legalità.
Dovrebbe essere il minimo. Ci dovrebbe essere anche altro, credo. La legalità è una condizione necessaria ma non sufficiente. Leggiamo di cliniche degli orrori e di amici degli amici, ma la sanità in Lombardia è di ottimo livello. Poi però i delinquenti ci sono ovunque e dobbiamo essere attenti a prevenire le illegalità. Ma non è che si può fare il programma solo su questo.
Chi l'ha convinta di meno?
Sono programmi talmente evanescenti che per ora non mi ha convinto nessuno.
Le prime due priorità per i medici.
C'è il grosso problema dell'assicurazione per i medici. C'è l'obbligo per i medici di assicurarsi, ma non per le compagnie di assicurarli. Questo ci spinge a una medicina difensiva, dove i medici da una parte tendono a non fare per non sbagliare, e dall'altra a far fare esami - anche molto costosi - solo remotamente utili.
Seconda priorità?
Bisogna capire che cosa fare sulle cronicità sul territorio. Potrebbero essere gestite meglio. La strada dei Creg è sbagliatissima, e si finisce per risparmiare sulla pelle della gente.
@FabioAMassa