Scala, ancora caos. Pereira smentisce Pisapia e accetta la (propria) proposta. Inside
di Fabio Massa
Dicono che Pisapia si sia letteralmente infuriato. Questa mattina, alla vista della rassegna stampa sul caso Scala, al primo cittadino di Milano è arrivata per le mani l'intervista che Alexander Pereira ha rilasciato alla Stampa. Nella quale, proprio nell'attacco, Pereira afferma: Il compromesso? "Sono stato io a proporlo al sindaco". I due si erano visti alle 8 di mattina di ieri, prima del cda decisivo. Una lunga giornata, conclusasi poco dopo le 18 con la conferenza stampa del primo cittadino, che aveva dichiarato di aver proposto lui quella soluzione a Pereira, e che Pereira doveva sciogliere la riserva. Riserva sciolta subito, anche perché adesso si scopre che la proposta era la sua, quella di Pereira. Nient'altro che sale su una ferita che - se nei fatti pare essere chiusa - da un punto di vista politico e anche gestionale è ancora aperta. Tanto che i bene informati definiscono la situazione "ancora in movimento". Un po' per quell'intervista, un po' per la vicenda delle note spese che sono piovute sul tavolo di Pisapia. Un po' anche perché a Roma oggi il Governo deciderà di porre come tetto massimo alle retribuzioni 240mila euro compresi incentivi: il che vuol dire, per Pereira, praticamente un dimezzamento dello stipendio. Piccola nota: se a Roma la norma dovesse passare, il suo contratto andrà ulteriormente rivisto. Poi c'è la questione della gestione. La stagione in vista di Expo è praticamente già organizzata (spettacoli comprati compresi). E per il 2016? Come farà Pereira a organizzare alcunché, visto che è commissariato - de facto - dal cda? Un cda che, è bene ricordarlo, era assolutamente incerto ieri sul da farsi, pur essendosi quasi completamente uniformato con il volere del sindaco. O con quello di Pereira, stando alle parole del sovrintendente.
@FabioAMassa