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Milano
Smart working e gabbie salariali: Tajani non la pensa come il sindaco Sala
Cristina Tajani

Smart working e gabbie salariali: Tajani non la pensa come il sindaco Sala

Due risposte, nei fatti anche molto dure. Politicamente significative. Beppe Sala ha detto: “Torniamo al lavoro”, criticando lo smart working. E lei, Cristina Tajani, assessore al Lavoro, già nella giunta Pisapia, non ha fatto altro che presentare, a una manciata di ore, i risultati del “lavoro agile” che davano produttività e soddisfazione in aumento. Insomma il sindaco di Milano dice stop, la ricerca condotta dal Comune di Milano dice “go”. Poteva essere un caso isolato. E invece arriva la polemica sulle gabbie salariali. E che cosa fa Cristina Tajani? Ripete lo schema. Posta questo: “A proposito del dibattito su salari e pubblico impiego, pensando a soluzioni nuove non a vecchie ricette. Tra le azioni di cui sono più orgogliosa, come assessora al personale, concluse in questo mandato, vi è la chiusura del contratto integrativo decentrato per i dipendenti del Comune”. E bla bla bla fino alla conclusione: “Guardando avanti e non indietro. E lo abbiamo fatto”. Come dire: caro sindaco ma le soluzioni che proponi sono vecchie, in Comune abbiamo già risolto il problema. Messaggi politicamente forti.

 

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