Spettacolo, la protesta dei lavoratori in Triennale: "No a cultura-Netflix"
La protesta dei lavoratori dello spettacolo in Triennale: "Il nostro lavoro è dal vivo, no al Netflix della cultura". La richiesta di un reddito di continuità
Spettacolo, la protesta dei lavoratori in Triennale: "No a Netflix della cultura"
Un presidio dei lavoratori dello spettacolo insieme ai sindacati di base e' in corso davanti alla Triennale di Milano, dove si sta svolgendo l'inaugurazione del palinsesto estivo della storica istituzione del design milanese. Prevista la partecipazione del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, mentre non sara' presente fisicamente ma inviera' un messaggio il ministro della Cultura, Dario Franceschini. "Anche noi siamo un impegno istituzionale", scrivono sui cartelli alcuni rappresentanti del Coordinamento della Lombardia di maestranze, attori, registi, drammaturghi, che avevano oggi "un appuntamento con Franceschini ma ci ha bidonato", lamentano.
Uno degli striscioni esposti sulle transenne davanti all'ingresso recita: "Il nostro lavoro e' dal vivo. No al Netflix della Cultura", con riferimento al progetto proposto dal ministro. Rita Pelusio, attrice comica portavoce della categoria chiese "il reddito di continuita'. Mercoledi' ci sara' un'assemblea pubblica per arrivare preparati con delle proposte". Per attori e lavoratori dell'arte quella della fase 3 e' una "falsa ripartenza: non e' vero che si riparte, perche' forse solo il 30% delle imprese riusciranno a riaprire ma restano fuori i teatri che non hanno finanziamento pubblico e gli artisti indipendenti. E' una bufala e non ci sono linee guida". Con il reddito di cittadinanza, che chiedono i manifestanti, si dovrebbe sostenere il "settore fino all'estate 2021". Secondo quanto si apprende i manifestanti si muoveranno in corteo fino in corso Magenta 24 dove c'e' una sede del Mibact.
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