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Milano
SwappaMi, l'hub di quartiere che dà nuova vita agli oggetti inutilizzati

SwappaMi, l'hub di quartiere che dà nuova vita agli oggetti inutilizzati

Un oggetto inutilizzato in cambio di un altro più utile. Si chiama 'SwappaMI' ed è il primo punto di baratto e hub di quartiere a Milano, nato con l'intento di dare una nuova vita a ciò che non si usa più e di creare un luogo di incontro, dopo il periodo difficile legato al Covid. Gli appuntamenti da segnare in agenda sono il 1° luglio presso la sede al civico 23 di corso Buenos Aires e l'8 luglio presso il negozio in zona Navigli al 93 di Ripa di Porta Ticinese, date in cui alle ore 17.00 in punto apriranno al pubblico le prime due sedi di SwappaMi, che si apprestano a divenire luogo di aggregazione del vicinato. La pandemia ci ha fatto riscoprire l’importanza dei rapporti di buon vicinato che inevitabilmente vengono meno in una metropoli dinamica come Milano, città negli ultimi anni sempre più caratterizzata da un’intensa vita sociale, economica e culturale, talvolta a discapito delle relazioni umane. A recuperare i valori comunitari ci pensa SwappaMi, uno dei progetti premiati dal bando comunale “Startup per Milano 2020” finanziato con un milione di euro del Fondo di Mutuo Soccorso e dedicato alle imprese innovative capaci di contribuire alle strategie di adattamento alla crisi Covid-19. 

Tra i promotori del progetto si citano Swapush la piattaforma dedicata allo scambio nata nel 2017 da un’idea di Serena Luglio, e la Benedetto Marcello Social Street che da anni sensibilizza la comunità sulle criticità dell’area, festeggiando in modo creativo e solidale la vicinanza tra residenti: yoga, mercatini del baratto e feste di quartiere sono una prassi, come miglior deterrente alla microcriminalità. Sono proprio questi gli ingredienti di una ricetta vincente come quella di SwappaMi.Nelle sedi di Corso Buenos Aires e Ripa di porte Ticinese, che si apprestano a diventare luogo di ritrovo sociale e trendy di Milano, sarà possibile trovare e consegnare vestiti, libri, complementi di arredo o giocattoli: il punto baratto, come un negozio di second hand, raccoglierà tutti gli oggetti inutilizzati ed in ottimo stato. Un occhio di riguardo al momento della consegna sarà riservato alla qualità dell’oggetto: bando quindi alle cianfrusaglie, per garantire qualità e ricercatezza. Un centro che possiamo definire quindi ecologico, sociale ed inclusivo, oltre che economico. L’utilizzo del denaro è infatti abolito e tutte le transazioni avverranno attraverso l‘app Swapush. 

Agli oggetti consegnati verrà assegnato un valore in “pillole”, una moneta virtuale pensata per agevolare ed accelerare gli scambi, che saranno caricate sul portafoglio virtuale dell’utente. Per entrare in possesso di un oggetto, basterà quindi semplicemente “swapparlo” dal proprio smartphone, per poi ritirarlo in loco. In base alle pillole raccolte, si potrà poi scegliere un altro prodotto da portare a casa direttamente in sede oppure online, usando l'app Swapush.Le pillole possono essere accumulate in diversi modi: possono essere acquistate sulla piattaforma, ma possono essere guadagnate anche “swappando” o consegnando oggetti in buono stato, ma che non ci servono più, ridandogli una nuova vita e rendendo felice qualcuno che proprio non poteva farne a meno. Pe le due date dell’inaugurazione sono stati già raccolti diversi oggetti grazie al passaparola sui social network e per tutti coloro che in quei giorni decideranno di entrare a far parte della grande famiglia degli swappatori seriali, è assicurato un imperdibile gadget. L’inaugurazione è infatti aperta al pubblico, nel limite delle disposizioni sanitarie.Per chi proprio suo malgrado non potrà passare di lì, niente paura: il progetto non si esaurisce con l’apertura! Sono già in programma per settembre numerosi eventi ed attività, nel rispetto delle normative vigenti: laboratori per bambini, corsi di yoga, maglia, bricolage o ciclo-officina. Sarà inoltre presto possibile fruire di servizi utili come il locker per il ritiro di spedizioni.

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