Tensione nel Pdl. I rebus verso le liste per le Regionali. Inside

di Fabio Massa
Tensione a gogo in tutti i partiti. Ma nel Pdl, dopo la presentazione delle liste per la Camera e per il Senato, scoppia il caso Regionali. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, i "sicuri" sarebbero già stati individuati con precisione. Tanto da suscitare mal di pancia e malcontenti negli altri. La tesi dalla quale muove la protesta vede il predominio assoluto del partito da parte dell'attuale coordinatore regionale Mario Mantovani. A livello provinciale, ad esempio, dopo l'autosospensione dell'ex aennino Sandro Sisler, a tenere il timone c'è Luca Squeri, fedelissimo di Mantovani, assessore Provinciale e già candidato in un posto sicuro in Parlamento. A livello cittadino poi il coordinatore è Giulio Gallera. Anche lui, vicino all'ex sottosegretario e sindaco di Arconate.
Malgrado questa predominanza, la lista dei primi 5 per le Regionali, su Milano, pare essere improntata al massimo equilibrio tra le correnti. Secondo infatti i primi calcoli, rispetto agli 8 esponenti pidiellini eletti l'ultima volta su Milano, in questa tornata dovrebbero farcela 5-6. E quindi, nei primi cinque ci saranno sicuramente Mario Mantovani, che ha già cominciato la campagna di affissione e che si candida ad essere recordman di preferenze: una strada spianata verso la poltrona di vice di Roberto Maroni. Poi ci dovrebbe essere Giulio Gallera, anche lui già in campo sui cartelloni, che l'ultima volta fu il primo dei non eletti e adesso appare lanciatisismo. Poi c'è Carlo Masseroli, in quota Comunione e Liberazione. Già assessore comunale a Milano, papà del Pgt di Letizia Moratti, Masseroli dovrà dimostrare se il Movimento è ancora - come da tradizione - molto coeso in fase di verifica elettorale. Sempre tra i primi dovrebbe piazzarsi Alessandro Colucci. Figlio di Francesco, ricandidato in Parlamento, ce la dovrebbe fare. Chiude la pattuglia degli eleggibili Fabio Altitonante, uomo in quota Podestà, che avrà le preferenze del suo mentore Stefano Maullu. Chi non ci sarà più, degli eletti su Milano, sarà Romano La Russa (passato ai Fratelli d'Italia), Angelo Gianmario, Massimo Buscemi e - ovviamente - Domenico Zambetti. In questo quadro, faticheranno non poco gli outsider. Ad esempio Roberto Di Stefano ha dato la sua disponibilità a correre, pare anche con un buon bottino di preferenze. Ma - malgrado le rassicurazioni - c'è chi pensa che il rappresentante dell'area dei giovani del Pdl potrebbe essere escluso dalla lista all'ultimo momento. Stesso discorso per Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia. Il giovane leader dei formattatori si dovrebbe vedere nelle prossime ore con il coordinatore Mantovani. Rumors parlano della possibilità che - in caso di indisponibilità di Cattaneo - sarà un nome indicato da lui a trovare posto nelle liste.
@FabioAMassa