Valerio Onida: "I candidati pubblichino i loro redditi"

Voto per gli immigrati regolari; ristrutturazione delle tariffe dei trasporti pubblici; lotta alle mafie e trasparenza della classe politica. Queste le proposte di Valerio Onida, candidato alle primarie del centrosinistra

Venerdì, 24 settembre 2010 - 08:44:00

Di Francesco Oggiano

valerio onida
Valerio Onida
Valerio Onida si sposta per Milano con i mezzi pubblici (tessera abbonamento n. 190 316456439), usa il bike sharing (tessera Bikemi n. 2036020812) ed è anche abbonato a un radiotaxi. Il presidente Emerito della Corte Costituzionale, candidato alle primarie del centrosinistra valide per le prossime elezioni comunali, ci tiene a comunicare la sua "normalità".

LA FOCACCERIA SAN FRANCESCO - Non a caso ha scelto la Focacceria San Francesco per presentare ufficialmente la sua candidatura. Il locale di Milano è il fratello minore dello storico ristorante siciliano che ha sempre rifiutato di pagare il pizzo a Cosa Nostra. Un "simbolo della normalità", spiega, altare della lotta alla criminalità vissuta come prassi del vivere cittadino.

L'AMMINISTRAZIONE ORDINARIA - Perché è di questo che Milano ha bisogno: di normale, efficiente, amministrazione: "La macchina amministrativa della città è vissuta da tutti, eletti ed elettori, come una palla al piede, un apparato non funzionante, cui si tenta di rimediare costruendo una macchina parallela, straordinaria - spiega Onida - Ma l'obiettivo è far funzionare la macchina già esistente, quella che ha al suo servizio 16mila dipendenti, depurarla dai disservizi e valorizzarla nelle sue risorse. E della conoscenza del suo meccanismo, modestamente, posso far vanto".

I TRASPORTI - Onida cita il problema dei trasporti e della gestione dei rifiuti: "Queste questioni devono essere affrontate nella dimensione metropolitana, attuando il disegno scritto nella Costituzione e non ancora realizzato soprattutto per le resistenze dei poteri che ne verrebbero intaccati".

I REDDITI PUBBLICATI ONLINE - "Il cittadino deve essere messo al centro dell'azione amministrativa", dunque. Per farlo è necessaria la trasparenza della classe politica. "Proporrò che i candidati a qualsiasi carica elettiva pubblichino i loro redditi e il loro certificato penale", afferma Onida, che per l'occasione ha reso noto sul suo sito il reddito percepito nel 2009: 354mila e 226 euro complessivi, tra rendite derivanti da fabbricati (1.400 €), stipendi e pensione (267mila €); oneri derivanti dalla professione di avvocato (74 mila) e diritti d’autore (13mila). A questa iniziativa Onida ne accompagnerà un'altra: chiedere il voto amministrativo per gli immigrati residenti da almeno 5 anni in città. 

"NON SONO UN CANDIDATO DELL'ANTIPOLITICA" - Quindi una riflessione sulla sua candidatura, portata avanti dall'associazione MilanoRiparte (di cui fanno parte anche Benedetta Tobagi e Umberto Ambrosoli): "Sono un candidato indipendente, nessuno può metterlo in dubbio: il termine, secondo i comuni vocabolari, indica anche 'chi non appartiene a un partito pur condividendone l'orientamento'. Ecco, io condivido la linea generale del centrosinistra ma non sono l'espressione di un partito o di un pezzo di esso. Non sono nemmeno un candidato dell'antipolitica - precisa- ma dei milanesi che hanno a cuore la loro città e che vogliono eliminare i mille piccoli ostacoli che ce la fanno apparire ostile". 

LA LOTTA ALLE MAFIE - Perché Milano "ha tantissime risorse che aspettano di essere spese". Anche sul versante della lotta alla criminalità organizzata: "Le mafie sono una minaccia reale, concreta. E la loro lotta non deve essere relegata alla magistratura". Favorevole alla formazione di una commissione antimafia dunque? "Sì, purché non sia fatta solo di parole e di slogan".

"CON LA MORATTI AUMENTATI I DISSERVIZI" - L'ex presidente della Corte Costituzionale preferisce non esprimersi sugli altri due candidati alle primarie: "Io presento il mio programma, saranno gli elettori a decidere". Attacca invece il sindaco Letizia Moratti: "Con la sua gestione è aumentato il deterioramento della qualita' dei servizi". Inoltre la città paga "la debolezza della Giunta, spesso incerta e ferma su polemiche interne", ha risposto a chi gli chiedeva quali siano i punti deboli dell'attuale amministrazione.

"IO VECCHIO? L'IMPEGNO TRAVALICA LE GENERAZIONI" - Infine, la questione dell'età. Onida è troppo vecchio per questo compito? "Così dicono. Ma l'impegno per la città è di per sé un impegno che travalica le nostre stesse esistenze e vale per noi, per i nostri figli e per i nostri nipoti". Perché, sottolinea. "il valore di una citta' è anche legato alla capacità di ogni generazione di consegnare il testimone a quelle successive. E la mia storia mi consente di attuare credibilmente questo passaggio di testimone".

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