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Auto e Motori
Porsche Cayenne compie vent’anni: tre generazioni di straordinario successo

Cayenne offre prestazioni da autentica Porsche, unite a doti off-road da vera fuoristrada: nasce un SUV premium che avvicina alla Casa di Stoccarda nuovi clienti

Porsche a metà degli anni Novanta sta attraversando una crisi economica pesante: con la sola 911 da proporre l’azienda è in difficoltà. Viene così progettata e costruita in gran fretta una seconda Porsche da proporre a un prezzo inferire, seguendo le orme della 914 costruita insieme a VW alla fine degli anni Sessanta. Nasce così la Porsche Boxster a motore centrale, ma non basta. Seguendo la crescente domanda di SUV, soprattutto negli States mercato molto importante per la Casa di Stoccarda, Porsche decide di dar vita al progetto “Colorado” nato in sinergia con Volkswagen per la creazione di una piattaforma comune Cayenne – Touareg. 

Cayenne “la terza Porsche” vede la luce nel 2002 dopo la nascita nel 1999 dello stabilimento di Lipsia creato proprio per l’assemblaggio del nuovo SUV di Stoccarda. La prima serie, nota come E1, propone due V8 da 4,5 litri. Cayenne S eroga 340 CV, mentre Cayenne Turbo, aggiungendo al V8 la sovralimentazione, raggiunge i 450 CV.  Da autentiche Porsche le prestazioni: rispettivamente di 242 e 266km/h, un messaggio importante per gli abituali acquirenti di auto sportive.

La Porsche Cayenne diventa così presto la capostipite, per prestigio del Marchio oltre che per le notevoli prestazioni sia su strada sia in fuoristrada, del dilagare del successo dei SUV che diventa la moda del momento: non più ammiraglie di rappresentanza o sportive prestazionali, i SUV diventano l’auto di riferimento per i VIP di tutte le categorie. Il successo è così dilagante che per un periodo la stessa Porsche, non solo sistema i propri conti, ma diventa economicamente trainante all’interno del Gruppo Volkswagen.

La Cayenne come autentica Porsche, oltre al fenomeno moda, offre connotati tecnici molto sofisticati, soprattutto nell’ambito della ripartizione della coppia tra gli assi per assicurare sempre la massima motricità, non tanto e non solo in fuoristrada, ma anche in tutte le condizioni di scarsa aderenza. È l’inizio dell’introduzione dell’elettronica che migliora i tempi di reazione degli organi meccanici: nasce così il PTM (Porsche Traction Management) che, da una taratura di base 62% al posteriore e 38% all’anteriore, è in grado di agire sulle frizioni del differenziale centrale fino a spostare il 100% della coppa sull’asse che ha più aderenza. Esordisce anche il PASM (Porsche ActiveSuspension Management) che elettronicamente controlla l’assetto attraverso lo smorzamento differenziato delle sospensioni pneumatiche, adattandosi alla strada e allo stile di guida.

Con la seconda serie di Porsche Cayenne (E2) arriva nel 2007 anche la sperimentazione sull’ibridazione elettrica che diventa realtà con modelli full prima e plug-in dopo, solo qualche anno più tardi, a partire dal 2010, con un motore elettrico da 47 CV inserito nel cambio della versione Turbo del compatto V6, per una potenza complessiva di 380 CV. 

La Porsche Cayenne più potente è la Turbo S E-Hybrid, disponibile dal 2019, con una potenza complessiva di 500 kW (680 CV). Come per tutti gli ibridi plug-in di Porsche, chi guida questo modello top di gamma può utilizzare l'energia elettrica per avere una spinta aggiuntiva in qualsiasi modalità di guida. Ad esempio, la Cayenne Turbo S E-Hybrid è caratterizzata da una coppia totale di 900 Nm disponibile praticamente già da fermo, che consente al SUV di grandi dimensioni di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi.

La Porsche Cayenne ha saputo coniugare perfettamente le prestazioni peculiari delle auto di Stoccarda con il comfort che solo i comodi SUV, più alti da terra e dotati di grandi abitacoli, possono offrire. Questo sapiente mix di prestazioni e funzionalità nell’uso di tutti i giorni, ha avvicinato negli anni molti nuovi clienti che non avrebbero mai comprato una Porsche perché la 911 è troppo estrema per le loro necessità. Anche i puristi, amanti solo della dinastia intramontabile della 911, che all’inizio non vedevano di buon occhio la Cayenne, sanno molto bene che senza di lei Porsche non sarebbe diventata ciò che è oggi a vent’anni dal lancio della prima Cayenne.

 

 

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