Il disco degli americani Barbèz si ispira a Pasolini...
di Pierfrancesco Pacoda
C’è una vivacissima scena creativa newyorchese che da sempre subisce il fascino della cultura italiana, dal cinema alla letteratura, in particolare quella dei grandi scrittori che hanno segnato la nostra storia recente. Come Pier Paolo Pasolini, il poeta che ha ispirato il nuovo lavoro di Barbèz, la band di Brooklyn guidata dal cantante (oltre a essere un giornalista del New York Times) Dan Kaufman.
Il disco ‘Bella Ciao’, è stato pubblicato dalla prestigiosa etichetta Tzadik, di John Zorn, uno dei ‘padri’ dell’avanguardia sonora americana, che ha ammirato il lavoro di ricerca, in buona parte effettuato sul campo, sulla tradizione della musica della comunità ebraica italiana, una delle più antiche del mondo.
L’album suona così da un lato come omaggio a un patrimonio musicale che affonda le sue radici nel passato, dall’altro è ricco di citazioni dalle poesie di Pasolini (in particolare ‘La Resistenza e la sua Luce’ e di Alfonso Gatto (‘Anniversario’, altro grande scrittore italiano. Un racconto che parla della Resistenza e della vita di ogni giorno per le vie di Roma, con una serie di canzoni dal fascino molto intenso, grazie alla partecipazione di eccellenti musicisti, tutti provenienti dall’avant garde jazz e dal nuovo folk americano, come la cantante Dawn McCarthy.