Torino, 7 gen. - (Adnkronos) - E’ stata una profonda emorragia all’addome causata dalla deflagrazione di un grosso corpo esplosivo a causare la morte del 13enne deceduto in un campo nomadi di Asti la notte di Capodanno poco dopo il ricovero in ospedale. E’ quanto emerso dall’autopsia sul corpo del ragazzino Nel corso dell’esame sono stati rinvenuti residui di un proiettile calibro 12, usato solitamente nei fucili da caccia, esploso da distanza ravvicinata per cui non è escluso possa essersi trattato di una tragica fatalità durante i festeggiamenti di Capodanno. Al momento, dunque, nessuna ipotesi investigativa è esclusa e per questo ieri mattina sono state svolte perquisizioni con esito negativo da parte di una 50ina di carabinieri all’interno del campo nomadi dove è avvenuto il fatto e sono state sentite quali persone informate sui fatti tutti coloro che a vario titolo erano presenti in quel momento. Le indagini sono coordinate dalla procura e al momento non risultano indagati.
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