Palermo, 24 gen. (Adnkronos) - "Oggi siamo talmente a ridosso dalla scadenza elettorale del Csm di luglio, ma anche quella di settembre, da essere estremamente preoccupati circa la possibilità di avere per tempo un sistema elettorale diverso. E sarebbe una sciagura non averlo". E' l'allarme lanciato, in una intervista all'Adnkronos, da Eugenio Albamonte, segretario nazionale di Area Democratica per la Giustizia, in vista dell'elezione del nuovo Consiglio superiore della magistratura, a luglio. Per l'ex Presidente dell'Anm "servirebbe che i tempi per l'elezione del nuovo Capo dello Stato fossero assolutamente concentrati, cosa che mi sembra difficilmente possibile, visto che hanno previsto una votazione al giorno, e non mi sembra che ci sia un'idea chiara su quello che dovrebbe accadere. Quindi ci vorrebbe che si chiudesse a breve l'elezione del Capo dello Stato perché subito dopo venga licenziata dal Consiglio dei ministri il testo da tradurre in emendamenti. Dopo di che assicurare in Commissione Giustizia di Camera e Senato e in aula un percorso assolutamente celere e privilegiato per la definizione di questa procedura di riforma normativa. Sono molti passaggi, quelli da mettere in fila, non so se si riuscirebbe a farlo". Per Albamonte "c'è il rischio molto alto che si vada al voto per il Csm con lo stesso sistema elettorale della scorsa volta". "E questo sarà un risultato che non verrà accettato dalla magistratura - annuncia - equivarrebbe a una scarsa considerazione da parte della politica di quella che è l'assunzione dei propri compiti per agevolare il recupero di credibilità del Csm che passa anche attraverso la riforma del sistema elettorale".
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