Milano, 16 set. (Adnkronos) - Un credito cooperativo al servizio della comunità per favorire lo sviluppo di un sistema economico sostenibile, equo e inclusivo. Ne sono convinti Sergio Gatti, direttore di Federcasse, e Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda Bcc e Fondazione Tertio Millennio e componente del consiglio di amministrazione dell’Università Cattolica, protagonisti di un incontro sulla ‘biodiversità economico-finanziaria’ che ha messo sotto la lente il credito cooperativo. È la proposta emersa ieri nel corso del dibattito che si è tenuto nell’ambito dei Laboratori sull’Oeconomicae et pecuniariae quaestiones, il percorso educativo e interdisciplinare promosso dall’Università Cattolica sui temi del documento vaticano Oeconomicae et pecuniariae quaestiones (Opq), elaborato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.Un’occasione per riflettere, anche attraverso il contributo di studenti, a modelli economici più sostenibili, così come richiesto da Papa Francesco, invitando i giovani economisti a riunirsi ad Assisi per partecipare a “The Economy of Francesco”, l’evento spostato al 19 e 21 novembre a causa della pandemia.“In tempi di coronavirus assume ancora più rilevanza la vivace riflessione degli studenti dell’Università Cattolica sul documento Opq, impegnati in questo appuntamento a formulare proposte sul tema del credito cooperativo”, ha detto Elena Beccalli, preside della facoltà di Scienze economiche, finanziarie e assicurative dell’ateneo, introducendo l’incontro che si è tenuto sia in presenza sia a distanza.
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