Caltanissetta, 10 nov. (Adnkronos) - La Procura di Caltanissetta ha ribadito oggi, a inizio udienza, del processo sul depistaggio sulle indagini di via D'Amelio, di sentire alla prossima udienza l'ex pm Antonio Ingroia, oggi avvocato penalista. Il pm Maurizio Bonaccorso ha chiesto di ascoltare l'ex Procuratore aggiunto che di recente aveva detto alla Commissione regionale antimafia all'Ars di avere raccontato "subito dopo la strage" all'allora Procuratore Gianni Tinebra delle dichiarazioni rese dal pentito Gaspare Mutolo su Bruno Contrada. "Ricordo che Tinebra dopo la strage mi accolse e mi disse 'so che avremo tempo di sentirti ma intanto puoi darci elementi utili per le prime indagini?". Raccontai subito ciò che mi avevano detto due colleghi, Principato e De Francisci, a proposito delle rivelazioni di Mutolo sul pm Signorino e su Contrada», disse a maggio Ingroia sentito dal Presidente dell'Antimafia Claudio Fava. "Nonostante le mie parole, Tinebra affidò a Contrada le indagini dopo la strage e dalla sua informativa prese poi corpo l'inchiesta che portò a Scarantino", spiegò. Vincenzo Scarantino è lo spacciatore che poi, secondo l'accusa, sarebbe stato imbeccato perché raccontasse il falso sulla strage. Sarà il Tribunale a decidere sulla richiesta della Procura di Caltanissetta. I giudici sono in camera di consiglio per sciogliere le riserve anche sulle altre richieste di accusa e difesa.
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