Milano, 30 dic. (Adnkronos) - "Siamo soddisfatti dell’accordo dal quale prendono il via due grandi nuovi Gruppi bancari, è un ottimo strumento per tutelare i lavoratori nelle parti economiche e normative acquisite nel tempo. Tutti i 5.107 lavoratori potranno affrontare questo momento cruciale ed impegnativo della loro vita lavorativa con maggior serenità". Così il segretario nazionale Fabi, Giuseppe Milazzo, a proposito dell'accordo firmato nella notte dalle organizzazioni sindacali con i gruppi Intesa Sanpaolo e Bper per la cessione delle 624 filiali di Ubi a Bper. "Altre tutele - spiega - arriveranno dagli accordi di armonizzazione che il sindacato gestirà entro la fine del 2021. È stato inoltre confermato il rapporto di 2 uscite in esodo o pensione con 1 nuova assunzione nei territori interessati dalle uscite". I lavoratori di Ubi e IntesaSanpaolo ceduti "entrano in Bper dalla porta principale, con il pieno rispetto della loro storia e della loro professionalità, che sarà determinante per la riuscita del progetto industriale. Questo è un accordo inclusivo che fornisce risposte concrete a tutti", osserva il segretario nazionale Fabi, Mattia Pari. Il passaggio degli sportelli e del relativo personale a Bper (la maggior parte di Ubi, il resto proveniente da Intesa) si concretizzerà nei primi mesi del 2021. Nel dettaglio, l'accordo riguarda le cessioni di due distinti rami d'azienda: 587 sportelli e 4.727 lavoratori della rete Ubi, 37 filiali e 295 addetti di Intesa Sanpaolo, 85 dipendenti di Ubis. L’accordo sottoscritto garantisce il rapporto di una assunzione ogni due uscite, sempre su base volontaria, anche per il personale “ceduto” in Bper.
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