Milano, 23 gen. (Adnkronos) - "Una settimana in zona rossa per errore è l’ennesima martellata nelle palle degli imprenditori. La categoria più colpita è la minoranza imprenditoriale, la quale sì sa, non fa tenerezza a nessuno". Simone Ciaruffoli, ceo di Burgez, interpellato dall'Adnkronos, non usa giri di parole per commentare l''errore' nella comunicazione dei dati che corretto consente alla Lombardia il ritorno in zona arancione. "La massa al contrario, quella dei dipendenti che fanno tenerezza a tutti, quella che cantava sui terrazzi, è in cassa integrazione oppure salvata dal blocco dei licenziamenti sino al 31 marzo: in poche parole non ha ancora nessun motivo per protestare. La vera protesta si avrà quando anche la massa verrà colpita, dal primo aprile in poi. A quel punto quelli che cantavano sul terrazzo di lì a breve non avranno più nemmeno il terrazzo e allora scenderanno in strada insieme ai loro datori di lavoro, finalmente", aggiunge il fondatore del 'fast food di qualità' che ha diversi punti vendita a Milano e provincia.Per Ciaruffoli "il governo o prolungherà ancora il blocco dei licenziamenti o dovrà rinchiudersi nei suoi Palazzi insieme alla Regione e a tutti i loro zelanti virologi".
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