(Adnkronos) - Rispetto a marzo il numero di chief financial officer europei che prevede un calo della forza lavoro delle proprie aziende nei prossimi 12 mesi è diminuito, dal 47% al 41%. Le aspettative di assunzioni non sono distribuite in modo uniforme, con i direttori finanziari nei settori viaggi, turismo e auto generalmente negativi. Nel complesso, in Italia il 22% dei cfo prevede di aumentare la forza lavoro nella propria azienda nel prossimo anno, mentre il 34% prevede una diminuzione.“Le misure messe in atto dai singoli governi per far fronte ai danni provocati dal lockdown primaverile hanno impedito un massiccio aumento della disoccupazione nei mesi passati”, spiega Riccardo Raffo, Cfo Program Leader di Deloitte. “Tuttavia, la questione rilevante per la futura crescita economica è cosa accadrà al mercato del lavoro una volta terminati questi sussidi. La disoccupazione è già aumentata in tutta Europa dalla primavera”.Tra agosto e inizio ottobre la metà degli intervistati in tutta Europa ha riferito di sentirsi più ottimista sulle prospettive finanziarie della propria azienda rispetto ai mesi precedenti. La fiducia è migliorata in tutti i Paesi presi in esame, anche se i cfo in Italia che si sentono meno ottimisti sono più numerosi (41%) rispetto a quelli ottimisti (37%). Le intenzioni di investimento rimangono modeste in tutta Europa, con il 38% delle imprese che prevede di ridurre le spese nei prossimi 12 mesi (41% in Italia), contro il 26% che prevede di aumentarle (22% in Italia).
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