(Adnkronos) - “La nostra ricerca – spiega anche Mariafausta Anzioli, esperta tecnica del Laboratorio di nanomateriali – si muove in questa direzione, utilizzando mascherine già certificate, trattandole con una linea di formulati nanotecnologici veicolati dall’acqua e sviluppati per essere utilizzati per la protezione dei tessuti. La particolarità di queste tecnologie ‘4wdTex’ è quella di rivestire tridimensionalmente in scala nanometrica ogni singolo filamento della fibra tessile, senza modificare né l’aspetto, né la consistenza del tessuto. Tra le caratteristiche eccezionali di questi tessuti con i quali sono state create queste mascherine ci sono le proprietà idro e oleorepellenti, quelle di essere antimacchia, antibatterici, la possibilità di creare una perfetta traspirabilità dei capi, impedendo allo sporco umido di essere assorbito dalle fibre e idi far ristagnare gli odori. Infine, queste nanotecnologie aiutano a prevenire la formazione di muffe, resistono ai raggi UV e all’abrasione, non modificano l’aspetto e la consistenza del tessuto, garantendo più resistenza contro l’usura”.
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