Roma, 6 nov. (Adnkronos) - Il presidente della commissione per gli Affari costituzionali al Parlamento Europeo e vicepresidente del Partito popolare europeo, Antonio Tajani, con una lettera indirizzata al presidente della Commissione Ursula von der Leyen, al suo vice esecutivo Dombovskis e ai commissari McGuinness, Gentiloni e Breton, mette in guardia dal rischio di una stretta creditizia per famiglie e imprese. “Non possono essere i più deboli a pagare colpe che non hanno. Il Covid -spiega Tajani- mette a dura prova la capacità di famiglie e imprese di ripagare i propri debiti in tempo. Per questo, oltre alle moratorie, deve essere modificata la normativa sui crediti deteriorati". "In questo contesto economico e sociale, 90 giorni di mancati pagamenti sono troppo pochi per qualificare un credito come deteriorato. Vanno modificate anche le norme sui requisiti patrimoniali delle banche. In tempi duri come questi, il rigore e la rigidità possono avere conseguenze gravi. Servono, invece, buon senso e flessibilità. Le banche -conclude Tajani- devono essere messe in condizione di canalizzare i propri investimenti verso l'economia reale per sostenere imprese, commercianti, agricoltori, liberi professionisti e famiglie”.
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