Roma, 8 mag. (Adnkronos) - “Le industrie farmaceutiche hanno ricevuto ingenti finanziamenti pubblici ed è giusto che contribuiscano ad aiutare la comunità internazionale nella lotta al Covid, ma non sarebbe certo l’abolizione dei brevetti a risolvere la carenza di vaccini". Così la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini."La posizione del premier Draghi al vertice di Oporto ha portato a conclusioni equilibrate e condivisibili: nell’ottica di superare la pandemia è interesse comune immunizzare in massa anche i Paesi più poveri, ma il problema non sono i brevetti, semmai il divieto dell’export di dosi e componenti Usa e Gran Bretagna continuano ad attuare, mentre l’Ue ne esporta l’80 per cento". "Non solo: una volta eliminati i brevetti, la mancanza di impianti e di tecnologia adeguata rischierebbe di far produrre vaccini scarsamente efficaci o addirittura dannosi. Quindi l’Europa, dopo gli errori e i ritardi iniziali, ora sta indicando al mondo la strategia più efficace per il contrasto globale al Covid grazie anche alla ritrovata centralità del governo italiano”.
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