Roma, 24 mar. (Adnkronos) - "Queste liste non tornano. Per niente. Ci sono categorie tipo i giornalisti che non si capisce perché devono essere vaccinate prima di me. Che compito svolgono di così importante più di me? Io faccio film, scrivo storie, intrattenimento. E beh? Che e' meno di un talk?". Il regista Giovanni Veronesi attacca così, su Twitter, il piano vaccinale messo a punto dal governo. "Non torna nulla -scrive il cineasta- Devono vaccinare subito le categorie a rischio e invece ci sono ancora ottantenni che ancora non sanno dove devono andare. Ma che cazzo di organizzazione e'?".La libertà di vaccinarsi "non è solo per chi non vuole deve essere anche per chi vuole. Ma se mi vaccini ad novembre prossimo quando il virus non c'e' più o quasi ci sarà gente che riceverà il vaccino un anno dopo altri. Non è giusto. Dico solo questo. Non è giusto", lamenta Veronesi. Che affonda: "Io credo che dovrei essere libero di farlo quando voglio il vaccino e non quando vogliono loro. Oggi 500 morti che si potevano evitare. Ancora 500 morti cazzo e qui stanno ancora a pensare se prendere lo sputnik o no. Ma vaffanculo va", scrive secco.
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