Roma, 26 apr. (Adnkronos) - "Nonostante la soddisfazione per aver visto il mio ordine del giorno sull’elettorato passivo dei magistrati accolto dal Governo non posso non continuare a nutrire dubbi sull’intero impianto della riforma dell’ordinamento giudiziario e del Csm che a mio avviso non passerò il vaglio della Corte costituzionale”. Lo dichiara Giorgio Trizzino, deputato di Azione.“Su alcuni rilevanti aspetti di incostituzionalità dell’articolo 15 che riguardano l’ineleggibilità dei magistrati ed in particolare il contrasto con le competenze regionali che prevalgono sulla quella dello Stato nella definizione delle incompatibilità alle cariche regionali, tutti si sono detti d’accordo a parole ma alla fine hanno votato contro. Un atteggiamento miope che ho riscontrato anche nella scelta del Governo. Avevo proposto, per escludere questo profilo di incostituzionalità di prevedere una disposizione transitoria che espliciti che la norma è applicabile a decorrere dalle elezioni che si terranno nei tre anni successivi anche e soprattutto per evitare di vedere compromesso un chiaro diritto costituzionale”, conclude Trizzino.
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