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Milano, 24 giu.(Adnkronos) - Tra il 2021 e i primi cinque mesi del 2022, a Cremona, la guardia di finanza ha effettuato 250 interventi nel settore della tutela entrate e denunciato 262 soggetti per reati fiscali; uno di questi è stato poi arrestato. In tutto, sono stati sequestrati patrimoni per oltre 19 milioni di euro. E' quanto emerge dal bilancio dell'attività del nucleo di Cremona, diffuso in occasione del 248esimo anniversario di fondazione della guardia di finanza. Nel periodo in oggetto, sono stati oltre 1000 gli interventi operativi conclusi dai reparti della gdf di Cremona. Oltre 370 le indagini delegate al Corpo dalle autorità giudiziarie ordinarie e contabili della Regione che hanno riguardato, in maniera trasversale, tutti gli ambiti della missione istituzionale. Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio provinciale su cui si sta concentrando l’attenzione delle fiamme gialle al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi. Sono stati effettuati 250 interventi nel settore della tutela entrate e sono stati denunciati 262 soggetti per reati fiscali uno dei quali tratto in arresto. Le condotte delittuose maggiormente ricorrenti sono l’emissione e utilizzo di fatture false, la presentazione di dichiarazioni fraudolente, l’occultamento delle scritture contabili, nonché l’indebita compensazione di imposte non spettanti. Nonostante il periodo sia comunque stato segnato dall’emergenza sanitaria con le relative difficoltà nell’effettuazione dei controlli, sono stati scoperti oltre 288 milioni di euro di imposte dirette sottratte a tassazione e 136 milioni di euro di Iva non versata. I sequestri di patrimoni sottratti agli evasori ammontano a oltre 19 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti autorità giudiziarie ammontano a quasi 161 milioni di euro. Sono 78 le indagini condotte nel contrasto alle indebite compensazioni di debiti tributari e previdenziali con la quantificazione di 30 milioni di euro di crediti fittizi inesistenti/non spettanti. Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 84 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso nel complesso circa 158 milioni di imposte dirette e 77 milioni di euro di Iva, nonché 15 datori di lavoro che hanno impiegato 95 lavoratori in 'nero' o irregolari. Ammontano, invece, a 11 gli interventi nel settore delle accise. Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 24 con 6 violazioni riscontrate. La gdf ha dedicato, inoltre, 10 piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l'azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Quasi 500 gli interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale ed al reddito di cittadinanza, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 24 deleghe d’indagine concluse su delega della Magistratura. Effettuati 2 controlli in materia di politica agricola comune e politica comune della pesca, con una frode accertata di 116 mila euro. Le indebite percezioni di contributi a fondo perduto e di finanziamenti assistiti da garanzia, erogati per l’emergenza Covid-19, ammontano a circa 300 mila euro, con la denuncia di 16 soggetti. Sono stati denunciati 7 soggetti, con la quantificazione di somme oggetto di assegnazione di appalti irregolari per 5,5 milioni di euro di cui 4,5 nel settore sanitario. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per circa 345 mila euro, a carico di 13 soggetti. Nel settore della spesa previdenziale sono stati denunciati 6 soggetti, con una frode accertata di 120 mila euro. Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica amministrazione sono 9 i soggetti denunciati, di cui 7 tra pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio, con valore delle condotte corruttive accertate per 60 mila euro. Hanno infine avuto eco nazionale i risultati conseguiti nel settore delle indebite percezioni in materia di reddito di cittadinanza, con l’effettuazione di 353 controlli, che hanno portato alla denuncia di circa 10.000 soggetti, l’arresto di 29 persone, 17 delle quali condannate in via definitiva e la quantificazione di contributi indebitamente percepiti e contributi indebitamente richiesti e non ancora riscossi per circa 60 milioni di euro.La strategia perseguita dalla guardia di finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico-finanziaria a salvaguardia del 'sistema Paese' nella delicata fase post emergenza. Importante direttrice dell’azione della gdf è quella del contrasto del riciclaggio di denaro, che rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio. In tale ambito sono state denunciate 59 persone, di cui una tratta in arresto, per riciclaggio ed autoriciclaggio, con un riciclaggio di denaro accertato per oltre 60 milioni di euro, sequestri per 750 mila euro e proposte di sequestro per 37,4 milioni di euro. Denunciati rispettivamente 1 soggetto per reati societari, con l’effettuazione di sequestri per 2,2 milioni di euro ed 1 soggetto per reati fallimentari. In applicazione della normativa antimafia, sono state sottoposte ad accertamenti economico-patrimoniali 27 persone fisiche e 18 persone giuridiche ed ammonta a circa 2,3 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro, mentre sono stati confiscati beni per 75 mila di euro. È continuata, altresì, la collaborazione istituzionale con le autorità prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti 977 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai prefetti della Repubblica per le verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. Sul fronte della prevenzione, i reparti della provincia hanno proceduto all’analisi di 162 segnalazioni di operazioni sospette, inoltrate da intermediari finanziari e professionisti ai sensi della normativa antiriciclaggio. Nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti sono state sequestrate 4,5 tonnellate di marijuana. In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione, al falso made in Italy e all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, i reparti cremonesi hanno eseguito 33 interventi, sequestrando poco meno di 6.800 prodotti insicuri e 111 prodotti contraffatti. Il controllo del territorio e delle vie di comunicazione che attraversano la provincia è assicurato, durante l’anno, da 1800 pattuglie impegnate nel servizio di pubblica utilità 117 e nel controllo economico del territorio, nonché da un dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti che vede permanentemente impegnate diverse aliquote dei reparti presenti nella provincia. Continua infine, a livello locale, l’attività di collaborazione con le altre forze di polizia, con le quali il Corpo, in un’ottica di continua sinergia, fornisce la sua attività di natura concorsuale per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.





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