Milano, 14 dic. (Adnkronos) - "Se la presunzione di innocenza si trasforma di fatto in una specie di bavaglio per gli inquirenti, sono inevitabili pesanti ricadute sull'informazione relativa ai procedimenti penali". Così l'ex magistrato Gian Carlo Caselli, interpellato dall'Adnkronos, interviene sulla riforma della giustizia con riferimento al rapporto tra magistrati e stampa."Tutti gli organi d'informazione si troveranno a dover scegliere tra chiudere i servizi di cronaca o trovare altre fonti, con il forte rischio che suonino soprattutto 'campane' non trasparenti o interessate. In particolare quando il procedimento riguarda soggetti 'forti', preoccupati non soltanto di vedere riconosciuti i propri diritti, ma anche e soprattutto di arginare in ogni modo tutto ciò che può colpire la loro immagine nell’opinione pubblica", conclude Caselli.
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