Roma, 15 apr. (Adnkronos) - Chi fa leva sull’idea del complotto “non ha contenuti sufficienti per giustificare le sue idee”. La pensa così il direttore de ‘Il Foglio’, Claudio Cerasa che con l’Adnkronos si sofferma sul presunto complotto alla base del quale ci sarebbe la caduta del governo Conte e dell’arrivo a Palazzo Chigi di Mario Draghi, smascherato dallo stesso quotidiano. “Di solito – spiega Cerasa - chi gioca con il complottismo lo fa perché non ha contenuti sufficienti per giustificare le sue idee. E questo è un caso eclatante perché Draghi fu scelto da Mattarella per un motivo squisitamente politico: Conte non aveva più la maggioranza e serviva un’alternativa per capire se ci fossero o meno le possibilità di andare alle elezioni. Draghi era il personaggio più importante dal punto di vista istituzionale e le cose sono andate così”. “E’ davvero ridicolo – attacca Cerasa – che il complotto venga evocato da parte di un partito come il Pd che si è insediato in un governo che dovrebbe essere il mandante del complottismo. Il Pd è il primo partito nella storia che denuncia un complotto che aveva l’obiettivo di fare insediare un governo di cui il Pd oggi fa parte. Questa è una cosa che non sta né il cielo né in terra. Andare a scadere nel complottismo per dirigenti del Pd, che forse rimpiangono la stagione di Conte, ma che comunque fanno parte anche di un’altra, è un modo come un altro per ammettere i fatti della politica”. L’approdo dell’ex presidente della Bce a Palazzo Chigi “si chiama politica e chi trasforma la politica in un complotto significa che di politica non ne capisce niente”, conclude il direttore de Il Foglio.
aiTV
25 aprile, Antonio Scurati legge il suo monologo sul palco di Milano. L'applauso della folla
Crollano in strada le pale del Moulin Rouge: paura a Parigi. Le immagini
in evidenza
E la hit "Sinceramente" esplode all'estero
Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"
in vetrina
Affari in rete
Guarda gli altri Scatti