Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "E' evidente che si puo' evitare la crisi avendo un numero in più, ma non pensare di governare. Perciò il tema che si porrà un minuto dopo la fiducia, se ci sarà, è consolidare la maggioranza, siglare un nuovo patto di legislatura e lavorare alla ricostruzione di un campo con le forze che hanno dato segnali ma che non si sono ancora sentite di fare questo passo, pur volendo prendere le distanze dalla destra sovranista". Lo dice il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, a Repubblica."Avvertiamo una disponibilità di forze intermedie a garantire la stabilità in questa fase - sottolinea Orlando - ma non abbiamo alcuna sicurezza. Però riteniamo giusto che sia il Parlamento a verificare se c'è o non c'è una maggioranza. E che chi ha aperto una crisi al buio, senza nessuno sbocco politico, si assuma davanti al Paese la responsabilità di aver prodotto un vulnus gravissimo per l'Italia alle prese con la ripresa della pandemia e l'erogazione del Recovery fund, nel pieno di una emergenza sociale". Quanto al premier Giuseppe Conte "deve assumere un ruolo per sciogliere i nodi politici irrisolti di questi mesi. Vanno promosse le riforme istituzionali che sono rimaste al palo, ma soprattutto le riforme necessarie a supportare il Recovery. La prima e' quella sul lavoro. Il 31 marzo finisce il blocco dei licenziamenti: se da qui ad allora non si mette mano alle politiche attive e agli ammortizzatori rischiamo il disastro sociale". Servirà anche un rimpasto? "Lo abbiamo sempre detto: prima patto di legislatura e poi verifica degli assetti. La crisi non sposta di un virgola la posizione del Pd".
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