Roma, 15 gen. (Adnkronos) - Tutto ruota attorno ai numeri. Nei palazzi romani, in queste ore, si guarda solo al pallottoliere. Sale la suspense sulla conta in Aula, e c'è addirittura chi, nel governo, racconta all'Adnkronos che lunedì e martedì il voto -quando il premier Giuseppe Conte affronterà la sfida delle aule parlamentari- non sia affatto scontato: potrebbe limitarsi a fare delle comunicazioni in Aula a Montecitorio, per salire subito al Colle e rassegnare le dimissioni. Nessun passaggio al Senato martedì. Al Quirinale il premier salirebbe per ottenere un nuovo incarico e dar vita al Conte ter, con la lista di ministri e sottosegretari già definita o quasi. Per poi sottoporsi al voto parlamentare. Non è dunque escluso il colpo di scena. Altra ipotesi sul campo è che lunedì e martedì Conte passi per un voto di fiducia, l'ottenga e si dimetta subito dopo per dare vita a un nuovo governo. Doppia fiducia, dunque, la seconda necessaria per dar vita a un nuovo esecutivo. Perché che si vada avanti col Conte bis, cambiando le caselle vacanti di Iv, appare in queste ore assai complicato. Il discorso è semplice. La maggioranza è cambiata, Iv verrà sostituita dai 'costruttori' che vorranno mettere voce al patto di legislatura, così come alla squadra di governo. "Non è una mera questione di poltrone - dice all'Adnkronos chi lavora alle trattative - bisogna dare una connotazione politica alla partita 'costruttori', legittimarla, scrivere un nuovo patto di legislatura che guarderà anche al centro, e sì, certo, rivedere anche la squadra piuttosto che andare ad occupare le caselle rimaste vacanti".
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