Palermo, 31 mar. (Adnkronos) - “Siamo sconvolti dalla morte di Lorena, nostra collega e amica. Una donna dolce e gentile che condivideva con noi i sogni e i sacrifici di chi si prepara a diventare un medico, perché il valore più alto che conosce è la Vita". Così, in una lettera aperta, un gruppo di colleghi di studio di Lorena Quaranta, la ventisettenne, che si sarebbe laureata nei prossimi mesi in medicina all'Università di Messina, uccisa dal fidanzato, Antonio De Pace, di Vibo Valentia, suo collega di università. Il delitto è avvenuto questa mattina a Furci Siculo, nel Messinese, dove la coppia conviveva. "Si sarebbe laureata quest’anno con una tesi in Pediatria e l’amore che stava dedicando in questi mesi ai bambini del reparto era lo stesso che dedicava al prossimo, sempre col sorriso e la gioia negli occhi- dicono i colleghi - La sua vita è stata portata via con un gesto terribile, infame e codardo che ha stroncato il suo futuro, un percorso che si apprestava a concludere e che tanto avrebbe dato alla nostra società, in termini professionali e umani". "Dall’anno scorso abbiamo in aula un “Posto Occupato” che rappresenta ogni vittima di femminicidio che non ha potuto inseguire i suoi sogni, ma non avremmo mai pensato di trovarci davvero con un posto vuoto, in aula e nel cuore: quello di Lorena“.
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