(Adnkronos) - L’unica sentenza emessa dal Consiglio di Stato nel 2020 ha confermato il pronunciamento del Tar, riconoscendo la legittimità del provvedimento comunale di diniego di condono. Contro questa sentenza la proprietà ha proposto un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato per chiederne la revocazione. Infine, la proprietà ha presentato ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per chiedere la condanna dell’Italia al risarcimento del danno in relazione alla vicenda di via Isimbardi 31 e una serie di esposti alla Procura della Repubblica contro alcuni dipendenti e rappresentanti del Comune. Secondo l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, "non è ammissibile ci vogliano più di tre anni, ricorsi e sentenze, per ripristinare la legalità di uno stabile abusivo, nell’interesse della collettività. È assolutamente necessaria una riforma a livello nazionale che semplifichi un iter che finisce per scoraggiare le amministrazioni pubbliche a intervenire e per tutelare oltre misura i privati che commettono irregolarità".
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