Palermo, 3 dic. (Adnkronos) - "E' certo, i resti umani esaminati grazie al Dna appartengono a Santo Alario, l'uomo scomparso a febbraio". Lo ha detto all'Adnkronos il Procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio che coordina l'inchiesta sull'uomo di Capaci sparito nel nulla. I Ris dei Carabinieri hanno eseguito i controlli sul Dna dei resti umani rinvenuti a luglio a Caccamo e hanno accertato l'ideneità della vittima. Per la sparizione di Alario un amico, Giovanni Guzzardo, era finito sotto processo ma è stato assolto. La Procura di Termini, come spiega ancora il Procuratore Cartosio, "ha impugnato in appello la sentenza di assoluzione di Guzzaro - dice - e nell'impugnare la sentenza ha anche chiesto la riapertura dell'istruttoria per introdurre nel processo un ulteriore elemento di prova che è insorto dopo la sentenza", cioè il Dna che ha accertato che i resti rinvenuti a Caccamo appartengano alla vittima.
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