Roma, 30 gen. (Adnkronos) - "Un prodotto anfetaminico musicale per sentirsi vivi"; un espediente "terrificante" e "devastante", "risultato da una dad che è didattica delegata, non a distanza, perché si esaurisce esclusivamente nello svolgimento del compitino a casa, complice una apparente 'presenza' sullo schermo". Non usa mezzi termini Paolo Crepet nel commentare all'Adnkronos il nuovo trend in voga tra gli adolescenti, lo svolgimento filmato dei compiti a casa a ritmo di musica da gara tratta da un videogioco che lo psichiatra e sociologo definisce: "Quanto di peggio e più anti-pedagogico sia stato inventato nell'ultimo anno, in cui questi geni che abbiamo ci hanno tolto tutto"."E' una nuova notizia che si aggiunge allo sfascio - afferma - E' una musichetta da incantatore di serpenti; un uso della tecnologia da parte degli adolescenti che seduce perché non c'è più vita: Non c'è più gita scolastica, partita di pallone, settimana bianca... Cosa resta a questi ragazzi se non la stupidità della seduzione collettiva? - domanda il sociologo - Il cervello non è una Formula 1 e la rapidità non è indice di un bene perché finisce con lo stordimento e la necessità di adattarti ad una vita dove il jingle non c'è più. Gli effetti negativi del covid - conclude - continueranno dopo il vaccino, perché c'è qualcuno che ha tutto l'interesse a continuare a smerciare 'droga'". (di Roberta Lanzara)
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