Roma, 13 mag. (Adnkronos) - "Il curriculum vitae dello studente costringe noi educatori a misurarci con il termine valutazione, cioè 'presa in carico' e certamente fa emergere le fragilità di alcuni percorsi, per cui gli studenti frequentanti scuole che non hanno attivato nulla di extra-curriculare non potranno indicare granché". Lo dice all'Adnkronos suor Anna Monia Alfieri, paladina delle paritarie e della libertà di scelta educativa, che aggiunge: "Il cv studente a me pare una buona cosa, anche se riconosco che va migliorato per colmare e non incrementare le diseguaglianze educative e il divario tra nord e sud. Ogni realtà può cogliere questa nuova richiesta per proporre attività ai propri allievi. E soprattutto in questa prima fase il curriculum fornirà una fotografia dello status della scuola di secondo grado nelle diverse realtà italiane". Secondo suor Monia, "in Italia si è abbassato il livello culturale, oggi è necessario alzare gli standard qualitativi e incentivare i nostri ragazzi al meglio, non livellarli tutti al ribasso. Abbiamo fresche le ferite dell’incompetenza per non puntare ora ad una scuola di qualità. Dobbiamo creare le premesse affinché i nostri ragazzi possano ritornare ad essere protagonisti del mondo e del loro Paese". Con il cv studente? "Sì, anche perché consente allo Stato di intervenire a colmare dei gap in modo sussidiario".(di Roberta Lanzara)
aiTV
25 aprile, Antonio Scurati legge il suo monologo sul palco di Milano. L'applauso della folla
Crollano in strada le pale del Moulin Rouge: paura a Parigi. Le immagini
in evidenza
E la hit "Sinceramente" esplode all'estero
Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"
in vetrina
Affari in rete
Guarda gli altri Scatti