Milano, 3 apr. (Adnkronos) - Il miglioramento della qualità dell'aria, in Lombardia, non dipende necessariamente dal blocco del traffico e le polveri sottili, il particolato, può aumentare anche in presenza di 'zone rosse', come quelle scattate con l'emergenza coronavirus. Le condizioni meteorologiche sono, in questo caso, determinanti. E' quanto si evince da uno studio sulla qualità dell'aria condotto dalla Regione Lombardia e dall'Arpa, l'agenzia regionale che monitora i livelli di smog. Ci sono alcuni episodi chiave come ad esempio quello del 25 febbraio: a Codogno, in piena zona rossa, il valore di pm10 è pari a 82 microgrammi al metro cubo, ben sopra i valori consentiti. Questo evidenzia "l’importanza del fenomeno di trasporto del particolato e il fatto che le concentrazioni non sono solo influenzate dalle emissioni di prossimità, ma da tutte quelle del bacino di riferimento". Allo stesso tempo, dal 18 al 20 marzo "si è registrato un incremento significativo di polveri sottili in gran parte della regione, nonostante la riduzione dei flussi di traffico e di parte delle attività industriali, ed è risultato chiaro il contributo della componente secondaria e della situazione meteorologica più favorevole all’accumulo".
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