(Adnkronos) - Nonostante il carattere informale, diversi dipendenti si sono fermati a salutare il nuovo ad, cogliendo sugli smartphone le immagini di questa 'prima', molto apprezzata: solo un breve colloquio con i delegati sindacali ai quali - riferiscono alcune fonti - avrebbe assicurata una "continuità di dialogo".Ma se la fabbrica di Melfi - che nei 26 anni di attività ha prodotto già 7,6 milioni di vetture ed occupa 7.300 persone (senza contare l'indotto) - è centrale nella scommessa di Stellantis, quella di domani a Cassino potrebbe essere una tappa dove potrebbero emergere alcune criticità: terminata la produzione dell'Alfa Romeo Giulietta, l'impianto attende l'inizio della produzione della Maserati Grecale, il suv compatto sul quale si gioca il futuro del marchio del Tridente. In un 2020 difficile per il marchio Alfa, lo stabilimento laziale ha registrato lo scorso anno la produzione di sole 53.422 unità , un dato quasi dimezzato in due anni e che costringerà nei prossimi mesi a un solo turno giornaliero di produzione con l’introduzione di contratti di solidarietà per dare lavoro a tutti gli addetti dello stabilimento. Servirebbe - dicono i sindacati - mettere in cantiere una nuova Giulietta per rilanciare l'occupazione: ma questo è un segmento che tutti i big stanno progressivamente abbandonando e che è costato caro negli ultimi dieci anni al gruppo Fca, in Europa come negli Usa. Difficile che un manager 'anti sprechi' come Tavares pensi di replicare un simile azzardo.
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