(Adnkronos) - Il responsabile della pastorale Cei per lo sport si rivolge alle squadre big di casa nostra: “Mi verrebbe quasi da chiederlo: Cari presidenti di Juve, Milan e Inter – per rimanere in casa nostra – cos’è che vi fa pensare di essere super, di essere i migliori?’ Presumo che questa auto celebrazione sia dovuta al peso dei conti e delle quotazioni di queste società calcistiche! Ma… il talento? La competizione? Lo sport per tutti?”. Da qui la sferzata per un rigurgito di coscienza: "Dovremmo riflettere su questa fuga dei presunti migliori, perché mettono ancora una volta in luce la povertà del calcio fatto impresa… economica, non sportiva! E mentre ci sono società sportive che si auto tassano per acquistarsi le magliette per dare la possibilità ai propri giocatori di scendere in campo e dare il meglio di sé, ci sono società sportive che si creano il loro hotel di super lusso, circuito chiuso di business rinchiusi in interessi di parte”.
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