Parigi, 1 giu. - (Adnkronos) - "E’ troppo tardi, non c’è dubbio. Non posso lamentarmi perché ho due giorni di riposo, ma se ne avessi uno solo, o se prendiamo il caso di Zverev a Madrid (che ha concluso la sua semifinale dopo le due di notte, andando a letto alle 5 di mattina e ha dovuto giocare la finale 13 ore dopo), diventa un grosso problema. Ovviamente capisco l’altro lato del business, le televisioni pagano un sacco di soldi per trasmettere le partite così tardi, il torneo ne trae beneficio economico e così anche i giocatori". Così Rafael Nadal in conferenza stampa dopo il vittorioso match nei quarti di finale del Roland Garros contro Novak Djokovic, iniziato alle 9 di sera e concluso dopo l'una di notte. Anche il serbo si è lamentato dell'orario in cui si è svolto l'atteso incontro. "Si sa che sulla terra battuta, al meglio dei cinque set, le partite possono richiedere molto tempo. Le sessioni notturne iniziano troppo tardi ma sono le tv che decidono. È il mondo in cui viviamo. Le emittenti hanno deciso che questa partita si sarebbe giocata di notte. Danno soldi e quindi dettano legge".
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