A patto che...
Di Salvatore Passaro
A patto che adesso scendiate dal pulpito.
A patto che adesso la smettiate di pensare che essere laici è una maledizione di dio
A patto che adesso vi mettiate a camminare sul serio insieme a tutti gli altri e la smettiate di occupare posti di potere nello stato e nelle aziende, di far lavorare solo i vostri affiliati, di giudicare le opinioni personali come metro per far vivere o condannare all'esilio una persona. Dal lavoro, dal diritto, dalla civiltà. Cari cattolici, ciellini, focolarini, catecumenali e chi più ne ha più ne metta: noi, tutti gli altri, tutti quelli che vivono nella laicità, quelli che non hanno amici nelle aziende e nelle istituzioni e si fanno gli scrupoli a chiedere anche il favore di uno sconto al tassista, quelli che mandano i figli alle scuole pubbliche e, coppia di fatto o meno credono e pagano la sfida di amarsi tutti i giorni, cercano la verità nella politica, al supermercato e in casa propria e i silenzio pregano e soffrono come voi quando il dolore colpisce il cuore.
Quelli che visti con cuore aperto sono moltitudini immolate alla giustizia sulla terra, prima ancora che in cielo. Ecco, quelli siamo noi. E siamo pronti a credere che se un uomo si vuole chiamare Francesco e dice che la chiesa deve farsi povera ed essere per i poveri, se vuole smetterla con stole, mantelline, scarpette rosse e sigilli dorati del suo monarchico predecessore, forse le cose possono cambiare.
Tra noi e voi. Perché cari Voi, non avete mai ascoltato in questi anni la voce degli altri: avete occupato posti ovunque, appaltato ogni cosa, riempito gli ospedali di obiettori di coscienza,provincie e regioni di cooperative che gestiscono immensi patrimoni, avete chiesto sempre a qualunque interlocutore la sua fede religiosa ( per poi metterlo alla porta se diverso, in tutti i sensi). Una famelicità anticristiana
Ma il peggio è che avete chiuso gli occhi su troppe, cose, su scandali, vanità, promiscuità…Su arroganze che di cirstiano non avevano nulla, anzi ene erano il tema contrario.. E non solo, li avete chiusi anche sull'amore comunque espresso da coppie, di uomini e donne, di uomini che comunque si amano, di donne che chiedono aiuto e bimbi che chiedono giustizia.
Tutto in nome del potere. Noi gli occhi non li abbiamo mai chiusi e neanche la bocca. Ora vi chiedo: avete ancora gli occhi chiusi? Perché da non cattolico provo molta emozione nel sentire un uomo vestito di bianco parlare alle folle e ispirarsi a Francesco (d'Assisi). E magari comincio a credere a qualcosa di diverso. Ma non solo, sono stato un buon lettore, e di solito capisco ciò che leggo tanto da farlo diventare mio. Lo dico con un sentimento oltre il tempo, Vangeli e Cantici mi hanno sempre convinto. Perciò grazie a quelle parole scritte,sono pronto a camminare insieme a Voi. A patto che stavolta non abbiate pensato di fregarci chiedendoci di cambiare solo per eliminarci. Giudicandoci. Perché non vorrei che magari a pagarne le conseguenze possa essere chi oggi si è vestito con il ferro e senza ori e sembra stia cercando di aprire gli occhi a tutti. Voi compresi.