Al fine di evitare incomprensioni o peggio ancora strumentalizzazioni, sento il bisogno, sebbene con dispiacere per via del profondo amore che mi lega al mio unico genitore, di prendere in maniera netta le distanze dalle considerazioni svolte dal dottor Pietro Mancini pubblicate su Affaritaliani, che sono lontanissime dal mio pensiero, e dai suoi pesanti e ingiusti giudizi, che condanno con forza, rivolti contro autorevoli dirigenti del Pdl.
Nei confronti di queste personalità, con alcune delle quali ho il piacere di collaborare sul piano politico e amministrativo da tanto tempo, esprimo ancora una volta la mia amicizia, la mia stima e il mio convinto sostegno anche in questa campagna elettorale.
Mi auguro che queste mie poche e, spero chiare, parole, possano definitivamente chiudere una polemica per me spiacevole e dolorosa.
Giacomo Mancini
Assessore Regione Calabria
LA LETTERA DI PIETRO MANCINI
Cesarone Previti, ex ministro della Difesa di questo Paese, è un benemerito delle istituzioni? Basta aver fatto pratica, nello studio legale del giurista, ex fascistone, di Reggio, come l'attuale Governatore, ed esser stata lanciata in politica da Cesare, per esser nominata dal "trombeur de femmes" di Arcore e dalla sua badante, signora Rossi, capolista del PDL in Calabria? Qual è il messaggio che viene trasmesso, in primis alle centinaia di migliaia di giovani e di donne, senza lavoro, di questa aspra e derelitta Regione, la solo ad accogliere, ossequiando il Cav.per il gentile dono ricevuto, Scilipoti. Che vengono premiati soltanto il leccaculismo, l'obbedienza ai Capi, il grigiore e la mediocrità? Ma, allora, perchè non sono stati nominati, oltre a "Minzolingua" e all'eterno ex craxiano Carraro, l'"Attila" dello sport nostrano, "Gianpi" Tarantini e Valterino Lavitola, che avevano libero accesso, con frotte di Matera e di Renzulli, parlamentari anche loro, nei villoni del Cavaliere? Certo, sappiamo che, fortunatamente, Berlusconi non tornerà mai più a Palazzo Chigi. E Gianni Letta non siederà sulla poltrona di Napolitano al Quirinale.
E la fidanzata dello statista e poeta toscano, Bondi, tale Manuela Repetti, incasserà solo lo stipendione di deputata. Ma non ascenderà a incarichi governativi. Fatti positivi. Ma non bastano, per sperare in un futuro meno squallido, queste consapevolezze, soprattutto ai meridionali e ai calabresi, alle prese con problemi drammatici: la disoccupazione, la protervia delle mafie, la malapolitica. E, dopo che Monti e la Cancellieri hanno scelto il Comune di Reggio Calabria per accertate infiltrazioni delle 'ndrine in Municipio, vorremmo sapere, anche alla luce delle dettagliate denunce dei giornali e della Gabanelli su RAI3, la verità sulla "questione immorale" in quella città. Degli ammanchi al Comune è responsabile solo la defunta dottoressa Fallara ? Chi l'ha nominata in incarichi di vertice e di responsabilità? Chi non ha vigiliato sulla sua pessima gestione?