Antonella, la vigilessa che imbarazza il premier Renzi
C'è chi dice che non c'è nessun imbarazzo da parte del premier. Altri, invece, che sottolineano come il caso della Vigilessa possa nascondere più di una sorpresa. Anche se il processo è finito con una raffica di assoluzioni. Ma la vicenda è stata rilanciata dalla Corte dei Conti, che ha "bocciato" una vigilessa che Renzi ha chiamato a dirigere il Dipartimento affari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi.
Chi è costei? Antonella Manzione, già alla guida dei vigili di Pietrasanta, Verona, Livorno e Lucca sarebbe stata bocciata dai magistrati contabili per mancanza di requisiti. Ma la vicenda si complica proprio con le parentele. Perché il di lei fratello è Domenico Manzione è stato sostituto procuratore e oggi è sottosegretario agli Interni nominato da Letta e riconfermato da Renzi. E non è finita, perché nella vicenda spunta pure un sindaco, Massimo Mallegni. Lui, ex socialista, berluscones, dominus di Pietrasanta, è stato assolto da 51 capi d’imputazione tra i quali corruzione, estorsione, truffa, associazione per delinquere. Carriera politica finita. Chi lo avrebbe denunciato? Antonella Manzione. E chi l'avrebbe giudicato? Il di lei fratello. Che però nega: "Si è fatta solo una gran confusione - spiega sul Corriere -. Io non ho mai seguito il processo nato dopo le denunce di mia sorella, ma solo la maxi inchiesta sulla corruzione a Pietrasanta dove Mallegni era uno degli imputati. Nonostante questo, per evitare ogni possibile fraintendimento, sono stato affiancato dal procuratore di Lucca, che allora era Giuseppe Quattrocchi (poi procuratore a Firenze) che firmò con me tutti gli atti".