Bagarre alla Camera, alta tensione Boldrini-Brunetta-M5S

Alta tensione in Aula alla Camera, dove e' ripresa stamane la seduta fiume avviatasi ieri sera, e proseguita in notturna sino alle 9.30, per l'ostruzionismo M5S sulla fiducia al 'dl Fare'. Renato Brunetta legge un passo di una dichiarazione nell'emiciclo della 5 Stelle Ruocco, che lo definisce tra l'altro "alfiere del partito unico del malaffre", e chiede alla Presidenza una censura, riservandosi di tutelare la propria onorabilita' nelle sedi proprie. Laura Boldrini, che presiede i lavori, prende atto e deplora i toni. Ma subito dopo e' lo stesso capogruppo Pdl a riprendere la parola e, con foga, a ricordare che "io le chiedo una censura, visto che ne' io ne' lei ci siamo accorti di queste parole, ma ora c'e' un verbale che le fissa". Qui la Boldrini stoppa lo stesso esponente Pdl ricordandogli con fermezza che "neanche questo tono mi piace, neanche questo e' un tono proprio. Lasci a me decidere di fare cosa mi concerne. Vedro' il verbale e mi regolero' di conseguenza".
"Evitiamo il linguaggio offensivo, che non aiuta, ne' qui ne' fuori di qui". E' il fermo appello arrivato oggi dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, rispondendo in Aula a Montecitorio al capogruppo Pdl, Renato Brunetta, che lamentava i toni di un intervento, sempre in Aula, di una deputata M5S nei suoi confronti.