
di Paolo Braghetto
Beppe Grillo infiamma anche le piazze del Veneto gremite da ore prima del suo arrivo pur con temperature sottozero. A Padova sono in 7.000 per lui sotto Palazzo della Ragione e mentre è in corso un'intervista agli onorevoli Galan (Pdl) e Puppato (Pd) incita Piazza delle Erbe a gridare “A casa” e il coro sale potente verso l'alto. Il comico genovese come sempre ne ha per tutti: i leader politici non hanno il coraggio di confrontarsi con lui in piazza, la pagina Facebook di Monti è un boomerang dato che si è reso conto che non si è reso conto a suo dire di quante critiche si è preso quando ha deciso di approdare sul social network. I candidati del M5S hanno la fedina penale pulita, non sono figli di capitani d'industria o campioni di canottaggio. “Metteremo in Parlamento il 55% di donne che lavorano dalla mattina alle sera ma non hanno labbra di polistirolo e culo di gomma. La prima cosa che faremo è togliere i rimborsi elettorali, i soldi ci sono andiamoceli a prendere. Il Presidente della Repubblica spende 242 milioni all'anno con 18 giardinieri e 3 Maserati. In 3 anni siamo diventati senza ricevere un euro la prima forza politica del Paese; abbiamo già deciso di rifiutare i 100 milioni di euro di rimborsi elettorali e per me di Genova è stata dura... Abbiamo 110.000 pensionati che percepiscono dai 10 ai 92.000 euro al mese. Mettiamo un massimo di 4.000 euro che ci puoi vivere e con il resto facciamo reddito di cittadinanza”. La conclusione è scontata: “O facciamo un salto nel buio con le 5 stelle o un suicidio assistito con questi qua”. Dopo il bagno di folla e l'assalto della stampa il nuovo politico molto amato dal popolo delle partite Iva è rimontato sul camper pronto a raggiungere una nuova piazza che lo attendeva, tutta esaurita. Il Grillo parlante è uno Tsunami in piena!