Regionali/ Da Bersani schiaffo al premier: "Dall'Emilia segnale impressionante"
"Da emiliano-romagnolo non mi sento benissimo". Pier Luigi Bersani ragiona sul dopo voto dai microfoni di Radio Radicale e dice che "vabbe', il Pd ha vinto e nessuno puo' negare che il Pd sia centrale nella vita del Paese" ma aggiunge anche che questa e' "una ragione in piu', per le responsabilita' che abbiamo, per non sottovalutare quello che e' successo, che effettivamente, guardando una regione come l'Emilia Romagna, e' inedito e impressionante".
"Bisogna che riflettiamo - segnala l'ex segretario Pd - perche' il segnale e' molto forte e in larga parte - avverte - intenzionale. Non pensiamo che la gente si sia distratta, perche' li' e' un posto dove la gente ragiona e fa quel che ha deciso di fare, magari - segnala - con le lacrime agli occhi, come ho visto io".
"Un sacco di cittadini, di elettori anche nostri, ha una sensazione di estraneita', la voglia di chiamarsi fuori, un elemento di rifiuto", e' l'analisi di Bersani. "Non sono andati da altre parti ma - rimarca - hanno detto no e io credo, almeno in parte, di capire perche'. Si' le inchieste, ma c'e' qualcosa di piu' profondo: in una regione come quella il centrosinistra ha sempre avuto il compito di dare un senso alle cose che si fanno e se si perde il senso, cioe' un messaggio di coesione a partire da un tema di equita', questo e' il senso fondamentale, non si interpreta quella regione li'".