Il figlio di Craxi: Amato al Colle. Mio padre più a sinistra di Renzi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
A quindici anni dalla morte, è rimasto qualcosa nell'attuale panorama politico degli insegnamenti di Bettino Craxi?
"Non è rimasto nulla. Quello che è avvenuto dopo è ormai conclamato che è stato peggiore. E' del tutto imparagonabile la qualità della classe dirigente della Prima Repubblica con quella della Seconda".
Silvio Berlusconi non ha continuato la politica di suo padre?
"Non vedo in che modo. Ha catturato la simpatia e il consenso di ambienti socialisti in un perido di sbandamento. Ma anche quella stagione sta alle spalle, nonostante Berlusconi provi ad accendere la simpatia ricordando mio padre".
Qualcuno ha paragonato il decisionismo di Matteo Renzi a quello di Bettino Craxi...
"Un paragone del tutto sbagliato. La mediazione con le parti sociali, a mia memoria, non ha mai portato ad alcuna frattura radicale come quella tra Renzi e i sindacati. Comunque sono sempre improponibili i paragoni, si tratta di ere diverse e di culture politiche diverse. Renzi non è un socialista democratico".
Nessuna analogia dunque?
"L'unica vera analogia tra la stagione in cui ha governato mio padre e la Seconda Repubblica sta nella necessità che le decisioni politica abbiano forza e rapidità. In questo senso c'è un paragone con tutta la Seconda Repubblica. Ma si tratta di un tema che è stato posto prima degli anni '80, su questo c'è continuità e corrispondenza. La società impone che la politica sappia fare e non solo parlare".
Era più di sinistra Bettino Craxi di allora o Renzi di oggi?
"Non ci sono dubbi, mio padre 20 anni fa. Oggi la guida del Pd è centrista".
Se fosse vivo oggi in quale partito si collocherebbe Bettino Craxi?
"Nel partito dove siamo nati. E' colpa dei nostri ritardi se oggi non c'è una grande forza socialista. Non si pone neanche il problema, mio padre starebbe in una forza di ispirazione socialista e democratica e liberale sui principi e sui valori. Una forza collocata nell'area di Centrosinistra".
E' possibile che Giuliano Amato, ex vice-segretario del Psi di Bettino Craxi, diventi il prossimo presidente della Repubblica?
"Difficile, ma lo sarà per tutti. Possibile? Lo spero, certamente è auspicabile. A essere onesti e oggettivi gli uomini di Stato che sono rimasti in vita si contano sulle dita di una mano. Anzi, sono meno di cinque. E Amato è certamente tra questi".
Che cosa si sente di dire ad Antonio Di Pietro?
"Auguri per la sua vecchiaia. Le cose gli sono andate maluccio, direi. Altri magistrati hanno fatto più carriera di lui".