Bufera in Senato sui lobbisti. Grasso: "Chi sa qualcosa intervenga"

"Chi sa qualcosa sui parlamentari pagati da multinazionali, farebbe bene a denunciare questi comportamenti gravissimi". Dopo le polemiche per il servizio delle Iene, interviene il presidente del Senato Pietro Grasso che assicura: "Io mi adopererò per fornire agli inquirenti nel più breve tempo tutte le informazioni che riterranno utili alle indagini".
"Purtroppo la natura di denuncia, anonima nella fonte e nei destinatari, rende difficile procedere all'accertamento della verita'. Spero quindi che gli autori del servizio e il cittadino informato di fatti cosi' gravi provvedano senza indugio a fare una regolare denuncia alla Procura, in modo da poter accertare natura e gravita' dei fatti contestati. Da parte mia assicuro che mi adoperero' per fornire agli inquirenti nel piu' breve tempo tutte le informazioni che riterranno utili alle indagini.
MISIANI - "In merito a quanto denunciato l'altro giorno dalla trasmissione Le Iene, in cui veniva evidenziato il sospetto di rapporti di interesse tra parlamentari e alcune lobby economiche, presenteremo al piu' presto un'interrogazione urgente al governo per fare piena chiarezza su tale vicenda, accertando la natura delle relazioni intercorse e verificando se vi sono state condotte che esulano dai limiti previsti dal mandato parlamentare". Lo annuncia Antonio Misiani, deputato del Partito Democratico.
Nel servizio delle Iene un assistente parlamentare di Palazzo Madama, che preferisce restare anonimo, denuncia l'esistenza di senatori e deputati a libro paga di alcune multinazionali, le cosiddette lobby. L'obiettivo, spiega sempre la fonte anonima, è "far sì che quando ci sono degli emendamenti da votare, i senatori e gli onorevoli li votino a favore della categoria che paga".